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Hackers, crackers, flamers, lamers, noobs, intervista al Prof. X

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HANKOOK.
view post Posted on 16/7/2010, 13:14










Hackers, crackers, flamers, lamers, noobs:

intervista al Prof. X



Io entrando nel suo studio: "Buongiorno professore!"
Lui a me: "Ah buongiorno, è arrivato vedo..."
Io un po in imbarazzo: "Si. Dopo mesi di attesa e un apposito appuntamento ce l'ho fatta a essere qui oggi. La ringrazio anticipatamente per il tempo che ci sta concedendo, e da parte di tutto il Forum per il quale scrivo!"
Lui sempre impassibile: "Di nulla. Ho sempre apprezzato i suoi articoli, ma non pensavo si occupasse anche di Informatica... Comunque, La prego si sieda"
Leggermente irritato: “No in effetti non me ne occupo. E’ che avendo letto suoi numerosi articoli pensavo che sarebbe stato interessante intervistarla per conto del mio forum. E poi data l’ammirazione che mi ha sempre mostrato ho ritenuto che sarebbe stato divertente essere con lei qui oggi!"
Lui molto affabile: "Sono felice che lei sia qui oggi. Non penso che avrei permesso ad altri questa intervista..."
Io di colore bordeaux: "Me ne compiaccio... Allora vogliamo cominciare?"
Lui torna serio: "Ma certo! Siamo qui per questo..." Si siede nella sua poltrona dietro alla sua scrivania di frassino “Prego! Prego...non si faccia problemi!” Mi offre un cioccolatino.
Io goffamente mentre mangio: "Allora una delle prime domande che mi sono preparato riguarda un suo articolo abbastanza scandaloso all’epoca, nel quale parlava della differenza tra: Noob, Flamer, Lamer, Hacker e Cracker... ci vuole istruire?"
Si rimpettisce un attimo: "Ah bene, noto che lei va subito al sodo. Me lo sarei dovuto aspettare da un giornalista del suo calibro...al Secolo XIX sfornano Bestie non Giornalisti..." (Ridacchia...) "...tornando a noi... Le differenze sono delicate...e spesso confuse...è evidente che quello che cambia sono però le idee di fondo e gli obbiettivi!"
Io aggrotto la fronte incuriosito: "Si spieghi meglio..."
Assume una posizione molto seria: " Partiamo dai Noob...bene...occorre definire prima l’etimologia stretta della parola. La parola Noob, italianizzata in Nabbo diciamo, deriva dal Inglese newbie... Lei sa l’inglese?"
Io preso alla sprovvista: "Comme ci comme ça!"
Ride di nuovo: "Va bene...continuiamo... Noob vuol dire semplicemente novellino... E la nostra parola dialettale Gnugno ha un origine comune... Bene i Noob sono semplicemente aspiranti Hacker o Cracker che cercano di migliorarsi per raggiungere quel livello e magari il loro sogno di vita!"
Io interessato: "Quindi sono alla base della piramide?"
Lui che si sente un po' sminuito: "Si in linea di massima si può dire così! Ma c’è ben altro...sono persone con un sogno...questo è l’importante! Ci sono poi i Lamer...ecco...i Lamer sono un po' i banfoni della compagnia, mi permetta il termine!" (si trattiene dal ridere una terza volta)
Io sempre più preso: "Per quale motivo?"
Lui cerca di spiegare in termini semplici: "Ora le spiego: il lamer è uno che si vanta di essere bravo coi computer, ma è allo stesso livello di un noob. E’ una persona che va in giro a dire che è un hacker e defaccia siti o buca sistemi, ma con programmi già fatti!"
Sono stranito: "A che pro? E in che senso?"
Cerca di essere paziente: "Vede non tutti hanno un certo tocco nel creare i programmi. Ci vuole una specie di Dono. I Lamer non ce l’hanno, o non l’hanno ancora sviluppato...e per esempio usano programmi nei quali devi premere un bottone e fa tutto lui, in questo modo, è vero, fai cose da hacker ma non sai nulla!"
Sto iniziando a capire: "Ah ecco, ora ho compreso!"
Ride: "Spero bene! Comunque se fosse per quello che abbiamo appena detto sarebbero semplici Noob, ma ciò che li distingue è che il Noob guarda con ammirazione gli Hacker...il Lamer invece si finge, o peggio crede di essere, tale!"
Io un po' infastidito: "Quindi sono dei bugiardi!"
Lui si illumina: "Esatto!"
Io a lui:"E i Flamer chi sono?"
Ci pensa un po:"I flamer sono utenti attaccabrighe che spesso si insultano. Ma i flamer non sono proprio una categoria, i flamer non c'entrano proprio! Sono coloro che insultano
spesso gli altri, e si minacciano. Anche se la maggior parte delle volte non sanno fare nulla, tipo quando si tampona una macchina, che si esagera, e ci si insulta. Ci si dice <<ti uccido>>. Ma poi non si fa niente, per fortuna. Se poi questo avviene virtualmente, allora si è definibili Flamer o meglio: flame wars. Comunque abbiamo parlato tanto di Hacker, soffermiamoci su di questi, ora..."
Io lo ascolto: "D’accordo...tanto oramai ha preso lei le redini dell’intervista!" Rido.
Sorride: "Gli Hacker sono quelle persone che hanno raggiunto un livello di padronanza dei meccanismi informatici molto alto. Vede l’essere Hacker però non è solo saper usare un computer...e ben di più... Essere Hacker è una filosofia di vita è come l’essere uno sportivo olimpionico! L’essere Hacker e l’essere atleta sono molto legati! Essere hacker vuol dire che non ti piace avere barriere, che il mondo non deve avere limiti, quindi è una sfida contro se stessi per migliorare, e diventare più padroni del mondo...vivere veramente!" (Sembra commosso)
Io anche commosso: "Ha detto una cosa molto profonda sa?!"
Felice: "Grazie. E per quanto possa sembrarle estremistico: anche Pitagora era un hacker, ma della matematica, perchè la conosceva fino in fondo, eppure voleva scoprire nuove cose, voleva battere i suoi limiti! Anche i pick lock sono cose da hacker, lo scassinare le porte."
Sobbalzo: "Crede?"
Si ripiega sulla sedia verso di me: "E’ proprio così! Ma scendiamo nel particolare mettendo in relazione anche i Cracker. Per esempio: se vedi una porta chiusa a chiave e la scassini giusto per il gusto di farlo, sei un hacker. Ma se lo fai per rubare, ecco se lo fai per rubare sei un Cracker. Un hacker vede una sfida in tutto, bypassa i firewall per vedere se ne è capace. Gli hacker non creano virus, li sanno creare...ma non li creano! E se li creano, li usano su di loro per vedere se sono più furbi di chi fa l'antivirus...non so se mi sono spiegato...è tutto una sfida per un hacker!"
Sgrano gli occhi: "Chiarissimo!" E sorrido...
Lui sembra contento: "Le mostro diversi approcci possibili in modo da tirare le fila del discorso: un hacker è un tipo che buca il sito della Microsoft, si infiltra nei suoi hard disk e mette una notifica che dice: <<sono stato qui, sono riuscito a passare! Dovete migliorare: qui! qui! qui! e qui>> ...e se ne va. Un cracker invece, buca i sistemi, cancella tutti i dati, e fa fallire la Microsoft! Un flamer cerca di inserirsi, viene beccato, e mandato in galera! Un lamer ci prova...” Comincia a ridere: “no anzi...un lamer non lo fa perchè non sa da dove iniziare!"
Rido con lui: "Quindi ci sono Buoni e Cattivi diciamo?"
Vedo i suoi occhi che luccicano: "E i brutti? (Battuta riferita al buono il brutto e il cattivo) Comunque no, non ci sono due schieramenti così netti. Ci sono tanti tipi di persone, con intenti diversi. Non sono sempre tutti buoni o tutti cattivi. Un hacker può anche voler far fallire la Microsoft e un cracker può anche voler aiutare la Microsoft... Non sono da catalogare come paladini e mostri!"
Mostro una faccia assenziente, poi però una domanda mi frulla in testa: "Ma se sono tutti così intelligenti, perché non fanno altro?! Non donano la loro mente alla ricerca?"
Mi guarda come se non gli fosse mai passata in mente una domanda del genere: "Ammetto che forse questa è una delle domande più interessanti della mia lunga carriera. Bhe vede, gliel’ho detto...è passione!"
Mi ha convinto: "Certo...ma perché non si può vivere in un mondo senza Virus?"
E’ stupito: "Bhe se prende un virus, quel virus lo mettono o i flamer o i produttori degli antivirus, è risaputo! I cracker non vengono a perdere tempo con lei, anche loro vogliono battere sè stessi! Solo i flamer vogliono danneggiare a caso. I virus cattivi che prende sono prodotti dalle agenzie di antivirus, è logico. Creano nuovi virus per avere guadagni assicurati, così tutti comprano il loro antivirus aggiornato che conosce virus prima inesistenti. Loro continuano a crearne e a mandarne in rete anche in questo momento... Non deve prendersela né con gli hacker né con i cracker!"
Quest’uomo è un genio: "Ma allora perché esistono antivirus Gratis?"
Sempre più sorpreso: "Non proprio gratis...ma non a pagamento! E in ogni modo non ho detto che tutti quelli a pagamento creino virus, ma è quasi sicuro. Le multinazionali sono tutte corrotte: dalla prima all'ultima, è un giro di potere troppo grande! Quelli a pagamento non creano i virus, le pare? O se li producono è per la fama, non contano solo i soldi...soprattutto in informatica! Spesso si cerca la fama, l’essere conosciuti. Capisce?"
Voglio metterlo in difficoltà come posso: "Ma perché i Mac allora non prendono virus?"
E in effetti non riesco. Lui: "Perchè il 98% dei programmi è sviluppato per windows... Tutto torna! La maggior parte degli uomini usa windows. Cosa ci guadagnerebbero a creare virus per mac che non ce l'ha nessuno? Non sarebbe vantaggioso per le aziende! I virus che ci sono lì sono quelli degli Hacker, o Cracker." Mi guarda come per dirmi che non l’ho fregato!
Sono molto colpito dalla conoscenza di quest’uomo: "Se interessa la Fama, perché non si attaccano i Mac? Hanno la Fama di essere inattaccabili, sarebbe molto più vantaggioso al livello di fama..."
Si innervosisce: "Ma lei è sempre così?!" Ridacchia, non era arrabbiato sul serio "Comunque vede, quella che mi propone lei è una leggenda metropolitana molto diffusa. In effetti non sono inattaccabili, semplicemente non interessa a nessuno creare virus per il Mac. E se nessuno crea virus per Mac, a nessun possessore di Mac arriveranno virus, e quindi tutti diranno (gli ignoranti) che è inattaccabile! Capisce?! Certo è indiscutibile che siano meno attaccabili di windows, ma non sono inattaccabili! Poi vede, ci sono alcuni virus passati alla storia, che sono proprio dilagati, come in un'epidemia, sono proprio passati alla storia! E i responsabili creatori del virus hanno avuto tutta la fama di un attacco mondiale. Però immagini se fossero stati creati per Mac quei virus...non li avrebbe presi nessuno. Invece con windows hanno dilagato."
L’argomento si fa avvincente: "E Linux?"
Uno sguardo si apre nei suoi occhi, di chi aspettava questa domanda: "Linux è molto meno attaccabile, meno di Mac, e ce l'hanno ancora in di meno,ce ne sono pochissimi per linux. E’ senza dubbio il più sicuro, non è immune, ma è il più sicuro. In informatica niente è perfetto, appena dicono che una cosa è immune richiamano tutti gli hacker, che, come detto, hanno come obbiettivo quello di riuscire a distruggere quell'impenetrabilità, quindi dopo poco qualcuno riesce miracolosamente a superare la perfezione di prima."
E’ davvero bello: "Quindi tra i tre quale consiglia contro i virus?"
Ed ecco la seconda domanda che voleva: "Mi fa sempre domande così appetitose! Comunque in linea di massima Linux è il più sicuro, e per giunta il più stabile. Tecnicamente linux è il migliore, ma dipende anche cosa ci si deve fare eh... Bisogna vedere anche a posteriori. L'idea di linux è la migliore, ma Windows ha la massima compatibilità con il software in commercio, linux non ne ha quasi niente... Non è sostenuto dal commercio principalmente perchè è gratis, quindi nessuno ha interesse a foraggiarlo, non ci ricaverebbe nulla! I mac sono i migliori per la multimedialità, meglio di Windows, però anche loro non sono abbastanza sostenuti. Windows insomma è il leader! Non c'è storia! Anche se forse è il peggiore. Mac e Linus non usciranno mai alla scoperta. Mac forse tra un po' di tempo, ma Linux credo mai. Rimarrà sempre indietro."
Un po' arrabbiato: "E la Meritocrazia?! Se sono migliori!"
Lui si ammorbidisce: "Bhe, non si sbilanci così tanto, non esistono proprio migliori o peggiori, se te ne intendi di computer vuoi essere libero, poter andare a toccare e lavorare sui computer...Linux è il migliore, il 99% degli hacker o di chi se ne intende ha Linux!"
Io confuso: "Non capisco bene..."
Lui si prepara a rispondere prima della sua lezione: "Vede, l'interfaccia è tutto, proprio per come è stato programmato. Non è adatto alla massa, non adatto se non te ne intendi. Ognuno ha pro e contro, l'interfaccia di Windows è la più comoda forse, ha più sostegno Windows di tutti gli altri, lì poi va a gusti personali, però tecnicamente non è stabile Windows. Il Mac è indicato per la multimedialità, con la grafica soprattutto. Per esempio nel settore aziendale grafico hanno quasi tutti il Mac. Ma i Mac costano anche molto di più, e sono proprio diversi. Anche lì entrano in gioco i gusti, entra in gioco la comodità, come ci si trova meglio. Mac e Win se la giocano. Mentre Linux, come ho detto, rimane per la minoranza esperta per risponderle e chiarificarle le idee comunque: i virus molto spesso sono creati su Linux magari, ma per Windows. Insomma Linux è difficile da intaccare e non c'è interesse ad intaccarlo"
Triste: "E’ già ora professore?"
Lui altrettanto triste: "Mi sa di si, tra un po' ho lezione, ma è stato un piacere parlare con lei! Grazie!"
Io emozionato: "Grazie a lei! Buona Lezione!"


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Intervista condotta da: Mazz'epanell'

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